venerdì 18 settembre 2009

Un altro premio per me


Qualche giorno fa ho ricevuto un nuovo premio, molto gradito, da Vivere Verde. Non posso non essere felice di queste gratificazioni ma non sono assolutamente in grado poi di ri-distribuire il premio, ho veramente poco tempo da dedicare al mio blogghino, purtroppo! Perciò vi chiedo in futuro di non inviarmi premi anche se ovviamente mi farebbero piacere! Vivere Verde (ma come ti chiami?) mi chiedeva inoltre di dichiarare 10 cose di me che in qualche modo aiutino a conoscermi meglio....non sono molto brava a parlare di me, non è facile per niente! Per farmi "perdonare" vi saluto con una poesia di Erri De Luca che trovo bellissima:

Valore

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.

Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.

Considero valore il vino finche' dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si e' risparmiato, due vecchi che si amano.

Considero valore quello che domani non varra' piu' niente e quello che oggi vale ancora poco. Considero valore tutte le ferite.

Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordare di che .

Considero valore sapere in una stanza dov'e' il nord, qual e' il nome del vento che sta asciugando il bucato.

Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.

Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.

Molti di questi valori non ho conosciuto.


lunedì 14 settembre 2009

Come si può resistere alla passione?

Credo che sia arrivato il momento di spiegare qualcosa di me.....non tanto per giustificare il fatto che i miei post sono diventati ultimamente sempre più rari ma perchè non posso ignorare il fatto che nella mia vita sia entrata di forza una nuova entusiasmante passione. Non so nemmeno se sia giusto definirla così è che proprio 'sta cosa mi ha "preso" di brutto! Come avrete notato alla destra del mio blogghino c'è l'elenco dei blog di cucina che in questo anno mi hanno incuriosito, aiutato, guidato nella mia passione culinaria. Da qulche mese però ho inserito anche diversi blog "creativi" di decor, cucito creativo, feltro e lana cardata. Si, sono stata letteralmente catturata dalle cose belle che si vedono nei loro blog che sono tutti bellissimi e tutti hanno contribuito a farmi crescere la voglia di mettermi al lavoro e a sperimentare. Il lavoro manuale mi è sempre piaciuto, il senso del colore l'ho rubato al mio nonno pittore, la voglia di fare, provare e mettermi in gioco, sperimentare fa parte di me. Sono ancora all'inizio, le tecniche non le conosco, ma farò dei corsi ( intanto fra qualche giorno comincio con taglio e cucito visto che ho comperato una macchina da cucire) e poi spero di poter fare un corso per imparare a feltrare la lana, vedremo. Intanto provo e riprovo, sbaglio ma non demordo qualcosa di decente salta fuori, mia figlia che è la mia più grande fan dice che è tutto bello, ma forse manca di obiettività. Per adesso non mi sento ancora pronta a farvi vedere i miei lavori ho bisogno di macinarla ancora un pò 'sta cosa, intanto però ho fatto le foto (ha ha ha)! Devo assolutamente ringraziare Angela di "Che feltro che fa" e Claudia di "Il feltro e tanto altro"per aver risposto alla mie domande e per avermi dato consigli molto utili, la dolcissima Daniela Cerri per essere diventata in poco tempo la mia "amica creativa" e tutte le altre per avermi fatto "scoppiare"questa passione. Per non deludere le altre amiche culinarie e per aiutare Claudia a utilizzare i suoi tanti limoni metto questa ricettina che ho fatto all'inizio dell'estate. Oppure puoi fare la marmellata di limone, mele e masala la ricetta è qui.

Crema limoncino

Ingredienti:
7 limoni non trattati
2 kg di zucchero
2,5 lt di latte intero
1 lt. di alcool a 90°

Si fa così:
togliere, dopo averli accuratamente lavati, la sola parte gialla della buccia dei limoni, porli in un vaso con tutto l'alcool e farli macerare per almeno 15 giorni scuotendoli di tanto in tanto. Dopo i 15 giorni preparare lo sciroppo di latte facendolo bollire con lo zucchero per 10' a fuoco lento, farlo raffreddare. Filtrare l'alcool dalle bucce dei limoni, aggiungerlo allo sciroppo di latte e imbottigliare Conservare in freezer.





martedì 8 settembre 2009

Profumo di uva fragola..... e profumo di libri!


Eccomi qua alla faccia di quella che doveva tornare subito! Un post-ino per salutarvi di nuovo faccio una'altra paus-ina ma questa volta non è una vacanza ! Vado a fare la volontaria al Festivaletteratura di Mantova, qualcuno ne ha sentito parlare? Credo proprio di si ormai siamo al 13° anno! Quindi per qualche giorno mi tufferò completamente negli eventi-accadimenti del Festival io sarò come sempre a Palazzo S.Sebastiano se qualcuno mi vuole venire a trovare....sarebbe molto bello! Per salutarvi ho scelto questo sapore che meglio di altri è indicativo di questa stagione. In settembre quando l'uva è bella matura e zuccherina al punto giusto, si usa fare il mosto con il quale poi si produce il "sugolo" oppure il "vincotto". Ma andiamo per ordine....
Procedimento per ottenere il mosto
L'uva va lavata e sgranata e poi messa in una bella pentola capace e fatta bollire fino a che rilascia tutto il suo succo. Si schiacciano bene i chicchi ormai cotti fino ad ottenere un bel pò di succo che è appunto il mosto cotto, oppure si può schiacciare l'uva da cruda spremendo per bene i chicchi aiutandosi con un passino e poi si filtra tutto e questo è il mosto crudo. Io personalmente preferisco quello cotto perchè l'uva cuocendo fino a spappolarsi inizia a buttar fuori lo zucchero e si sprigiona un profumo così intenso al quale non so resistere! L'uva fragola è la mia preferita.....ma vanno bene anche le altre qualità.
Dal mosto si ottiene il sugolo, il modestissimo budino di uva delle nostre campagne, ma buonissimo! La ricetta è semplicissima: per ogni bicchiere di liquido va un cucchiaio di farina fatta stemperare prima con molta pazienza perchè fa facilmente i grumi. Io non metto mai lo zucchero ma se vi piace dolce potete aggiungerlo dopo la farina. Si fa cuocere fino a qualche minuto dopo il bollore per cuocere bene la farina altrimenti "lega" in bocca.
Per fare il vincotto il procedimento è ancora più semplice: non esistono dosi poichè si usa il mosto che si è ottenuto, si fa cuocere a fuoco mooooolto lentamente magari con sotto una pistra in ghisa che faccia più spessore alla pentola e lo si fa ridurre fino a un quinto del mosto iniziale. A questo punto è pronto.Il vincotto sarà denso e zuccherino , pastoso. Lo si invasa caldo come per le marmellate. E' fantastico sul pecorino , sul nostro grana padano , sulla panna cotta o anche solo "rubato" dalla dispensa un pò come si fa con la nutella, ma questo sarà più buono!